giovedì 26 settembre 2013

Moani Ke'ala: storia di un quilt antico

Lo ammetto: forse sto invecchiando. Solo oggi mi sta passando "la sbornia" di stanchezza fisica ed emotiva del Quilting Day, ma questa è la riprova di quando io tenessi a questo evento e di come mi ci sia dedicata negli ultimi mesi. mi sto organizzando per postare una bella panoramica dei lavori esposti, ma per fare questo sto raccogliendo le foto da varie fonti, quindi ancora non sono pronta! Vorrei però dedicare un piccolo spazio al quilt antico Moani Ke'ala, che ho portato in esposizione domenica.





Questo autentico pezzo di storia hawaiiana mi è arrivato in un modo mooolto particolare, ma quello su cui vorrei soffermarmi è la sua storia più antica, almeno fin dove io e Bob Shaw, illustre esperto di quil antichi americani, siamo riusciti ad arrivare.

Intanto il quilt è stato pensato e realizzato per essere utilizzato come coperta e non come decoro da parete, perchè non ha nel retro i passanti o il manicotto per un eventuale bastone di supporto, nè riporta sul fronte segni di altri dispositivi come pinze o altro. Inoltre, è molto usurato e sbiadito, a testimonianza di un utilizzo domestico lungo ed intensivo. Questo è forse l'aspetto che mi ha emozionata di più fin dall'inizio: percepire chiaramente quante vite e quante generazioni hanno riposato sotto questo quilt, quante storie vi si sono intrecciate, quante lacrime sono state versate, quanti amori,quante madri hanno riposato qui sotto con i loro bambini e, forse, quante anime sono volate nell'aldilà.

Il tessuto è molto liso anche perchè, contrariamente alla maggioranza dei quilt hawaiiani antichi, non è puro cotone ma misto seta: per questo è molto raro. I due colori utilizzati sono bianco (o naturale) per il fondo e un delicato rosa ormai quasi invisibile per l'appliqué.

Il motivo è anch'esso raro perchè presenta in centro una ghirlanda di fiori e boccioli di orchidea con un solo asse di simmetria verticale, e tutto intorno un bordo non a finire, ma composto da quattro enormi angolari, anch'essi di orchidee, foglie e boccioli.

Ma la vera chicca sta nel centro: nel mana del quilt, ovvero dove gli hawaiiani ritenevano che risiedesse lo spirito e il sentimento che si desiderava trasferire nell'opera, è trapuntato "Moana Keala", che significa "Fragranza nata nel Vento", titolo di una famosissima canzone scritta tra il 1870 e il 1877 dal Principe William Pitt Leleiohoku, fratello minore del re David Kalâkaua, uno dei sovrani più amati della storia delle Hawaii.

Rinomato poeta ed autore di mele (canzoni tradizionali), era molto dotato nel canto e nella musica ed è passato alla storia come una delle più belle voci di tutti i tempi, sia dalla documentazione scritta locale, sia da quella dei viaggiatori occidentali che all’epoca approdavano nelle isole per motivi mercantili e commerciali.

Vi riporto il testo, sia in versione integrale, sia tradotto in italiano, di questo toccante canto d'amore, che racconta la sfuggevolezza o forse il rifiuto di questa bella wahina dal suo amato:

`Auhea `o moani ke `ala
Hoapili o mi nei
A he aha kau hana e pâweo nei
E ka makani Pu`ulena

Hui:
Kuhi au a he pono kêia
Au e ho`apa`apa mai nei
E wiki mai `oe i pono kâua
I `olu ho`i au e ke hoa

Ho`ohihi aku au e `ike lâ
I ka wai mâpunapuna
Ua Tuahine pi`o ânuenue
`O ia uka `iu`iu
Eia ho`i au ua wehi
Ua li`a ke onaona
Ia wai `ona a ka lehua
Wai mûkîkî a ka manu





Dove sei, mia fragranza nata nel vento
Mia più cara e più vicina compagna
Perché mi stai evitando,
tu brezza di O Pu`ulena

Rit:
Io pensavo che tra noi tutto andasse bene
Perché mi lasci in attesa?
Affrettati, in modo che tutto possa andare bene tra noi
E io ne sarò felice, mia dolce compagna

Ho un vivo desiderio di vedere
La fonte zampillante
La pioggia Tuahine, l’arco dell'arcobaleno
In questo altopiano lontano
Qui sto tutto adornato
Eccitato dalla fragranza
E il dolce miele di Lehua,
Miele sorseggiato dagli uccelli.


In molte mi hanno chiesto di ricavare il pattern per rifare questo quilt, ma onestamente non lo trovo giusto: non sappiamo per chi sia stato realizzato e con quali motivazioni, è un'opera d'arte unica e ritengo che debba restare così... una sfuggevole fragranza nata nel vento!

Vi terrò aggiornate sui contatti con il museo per la donazione, anche se mi piacerebbe che ci fosse qualche altra occasione per mostrarlo in Italia e in Europa ad altre appassionate prima che torni definitivamente a casa sua!

Spero di aver soddisfatto la vostra curiosità, altrimenti... via alle domande!

Intanto Aloha a tutte

Silvia

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