sabato 17 ottobre 2015

Abilmente Vicenza 2015

Ultimo giorno per le iscrizioni al corso di applique hawaiiano organizzato con Quiltitalia in occasione della fiera Abilmente a Vicenza. Il corso ha un numero massimo di 15 partecipanti e il costo è di 50 € da versare direttamente a Quiltitalia. Lavoreremo con i solidi abbinati a dei tessuti che sto tingendo appositamente per voi, in modo che ogni lavoro possa essere unico e speciale. Per maggiori informazioni non esitate a contattarmi! Per le iscrizioni dovete contattare la segreteria di Quiltitalia alla mail segreteria@quiltitalia.it
Io vi aspetto a Vicenza!

venerdì 21 agosto 2015

Spray the rainbow

Oggi mi sono cimentata in alcune prove che intendevo fare da settimane, ovvero da quando mi sono arrivati i colori spray per tessuto della Marabu.
Visto che volevo testare anche l'intensità dei colori, li ho usati tutti, disposti secondo l'arcobaleno.
In precedenza ho tinto tessuti con i colori batik, ma ero rimasta insoddisfatta dal tono un po' spento dei colori e soprattutto dall'aspetto delle fibre del cotone dopo la tintura a caldo: sembrano quasi cotte, e il tessuto ne risulta rigido e difficilmente lavorabile con la tecnica hawaiiana. Poi ho provato i Soleil della Pebeo, ma la consistenza era decisamente viscosa e non li ho trovati adatti agli effetti sfumati che ho in mente. Poi ho acquistato i Procion, ma volete la verità? Il procedimento d'uso mi è sembrato così complicato che mi sono demoralizzata e ho abbandonato ancor prima di cominciare. Beh... diciamo che per il momento ho accantonato!
Quando poi ho trovato questi colori così facili da utilizzare,mi sono lanciata: lo scopo era capire quali diversi effetti sia possibile ottenere sullo stesso tipo di tessuto con tecniche leggermente diverse. Per questo ho preso un avanzo di lenzuolato, precedentemente bagnato e stirato senza appretto, e l'ho diviso in 4 parti uguali.



TEST 1: Il primo esperimento è stato spruzzare i colori direttamente sul tessuto asciutto: al primo spruzzo avevo storto il naso nel vedere questi goccioloni segnare il tessuto...




invece procedendo con le diverse sovrapposizioni dei colori l'effetto mi ha convinta:



e tutto sommato non si sporca poi così tanto... almeno a giudicare dal limitato alone attorno al tessuto:



Bene, dopo aver fatto asciugare al sole, queste sono le mie considerazioni: è molto difficile ottenere un effetto omogeneo, perché se si spruzza poco colore l'effetto è poco saturo, i pigmenti restano sulla superficie e si vedono distintamente le gocce. Di contro, dove ho spruzzato insistendo maggiormente o dove si è concentrato il colore (ricordo che il mio fondo era un foglio di plastica, quindi non assorbente)si sono create delle macchie piuttosto visibili.




TEST 2: Ho bagnato e strizzato il secondo pezzo di tessuto prima di spruzzare il tessuto, per vedere se l'acqua veicolasse più pigmento nelle fibre di cotone.





Dopo l'asciugatura ho notato che in realtà l'acqua ha ostacolato l'assorbimento dei pigmenti da parte delle fibre di cotone, invece di aiutarlo. Le grinze dovute alla strizzatura, per quanto leggera, sono dunque rimaste ben visibili e in alcune zone il pigmento non è proprio stato assorbito.



TEST 3: Ho spruzzato a secco i colori e poi ho spruzzato sopra al tessuto abbondante acqua di rubinetto con uno spruzzino da piante. In questo modo i colori sono migrati uno verso l'altro, creando un blend bellissimo, ricco di sfumature intermedie, ma purtroppo spostare il tessuto e il telo di plastica al sole ha creato degli inconvenienti. Ero da sola, quindi mi si è piegato il tessuto in un paio di punti. Inoltre le goccioline libere rimaste sul telo di naylon si sono spostate e sono state assorbite in altre zone del tessuto. Ho appositamente lasciato una fascia di tessuto bianco dopo il viola per valutare l'effetto dell'acqua sul pigmento singolo.



Dopo l'asciugatura i colori sono rimasti brillanti e vibranti, che peccato per quelle macchie!



TEST 4: Visto che l'effetto del test 3 mi piaceva, ho provato a risolvere i problemi stendendo della carta Scottex sotto al tessuto prima di fare tutte le altre operazioni. Effettivamente non ho avuto migrazioni indesiderate, anche se la carta ha assorbito una buona parte dei pigmenti... che spreco!



In alcune zone ho visto affiorare degli effetti particolari, che onestamente mi piacciono, ma non saprei dire se siano dovuti alla carta assorbente oppure al fatto che lo spruzzino non era completamente pulito del detergente che conteneva prima.



Ora procederò con la stiratura, che fisserà i colori in maniera permanente, ma teoricamente nulla dovrebbe cambiare. I miei esperimenti sono stati decisamente divertenti, soddisfacenti sia in termini di tempo che di risultati e fattibilità, quindi sono pronta per la fase 2... vi chiedete qual'è?

Tornate a farmi visita e lo saprete!

Vi auguro un'estate ricca di colore e di energia


Aloha

Silvia

venerdì 31 luglio 2015

Wedding quilt

Visto che sono già stati consegnati, posso mostrarvi due quilt a cui tengo molto. Sono stati realizzati per due spose speciali: una delle mie più care amiche d'infanzia e la mia collega, che condivide con me il quotidiano della vita lavorativa. per loro ho scelto un pattern semplice, una Carpenter's Star, enfatizzato da tessuti prevalentemente di Kaffe Fasset (o meglio, KFC) nei i rispettivi colori scelti per il matrimonio.
Inoltre sono stati per me la prima vera prova alla Longarm: che esperienza meravigliosa!
Ho la fortuna di poterla prendere a noleggio da Borgo, a Dueville (VI) quando ne ho bisogno e devo dirvi che è tutta un'altra vita. Se avessi dovuto imbastire inginocchiata per terra i due quilt, non avrei mai potuto realizzarli entrambi in così poco tempo! 

Buona estate!!!!!

venerdì 26 giugno 2015

Aunty Stella Akana: una leggenda vivente, una grande storia


Oggi voglio raccontarvi la storia di Aunty Stella Akana, una quilter hawaiiana di grande talento e grande spessore umano ed artistico. Stella ha 96 anni e fino ad ora ha completato 25 quilt, tutti rigorosamente eseguiti a mano (continuo a ripeterlo: i veri quilt hawaiiani non conoscono la macchina da cucire!!!).



Rimasta orfana molto presto, è vissuta in una fattoria con gli zii, in piena vita rurale da mandriana. Questo le ha consentito di sviluppare una grande conoscenza della natura delle isole e di diventare un’attenta osservatrice dei dettagli: questo aspetto è ben visibile nei suoi quilt, che hanno disegni solitamente molto articolati e ricchi di particolari, in cui gli elementi della vegetazione che vengono ritratti sono facilmente riconoscibili.


Dopo gli studi ha lavorato nel settore risorse umane del Mauna Kea Beach Hotel, dove ogni giorno poteva ammirare la collezione Rockfeller di quilt eseguiti da Meali’i Kalama e dalle donne della Kawaiahao Church di Honolulu. Forse era già scattato l’amore verso questa forma d’arte, ma è solo negli anni 70 che Stella inizia a realizzare i suoi quilt e a supportare questa tradizione, dando vita al Ka Hui Kapa Apana O Waimea Quilting Club, la prima gilda delle Hawaii, che oggi conta 40 membri.


Al momento Stella sta lavorando ad un quilt su pattern di sua madre, la cui storia è davvero emozionante. Diversi anni addietro la famiglia di Stella aveva messo in affitto una casa, all’interno della quale era stata ricavata una stanza per custodire tutta l’eredità tessile della famiglia. La stanza era poi stata chiusa, considerando che lì dentro i quilt sarebbero stati al sicuro. Ma una notte gli inquilini della casa vennero derubati e con gran sorpresa le forze dell’ordine verificarono che il caveaux dei quilt era stato forzato e il suo contenuto era sparito. Questo fece pensare a qualcuno della famiglia, forse uno dei cugini, che tuttavia non fu mai incriminato. Stella soffrì moltissimo per la perdita di tutti i quilt di famiglia non solo per la scomparsa di un pezzo di storia, ma anche di spirito della Ohana.
Anni dopo una quilter hawaiiana che si trovava in continente vide esposto uno di questi quilt che ritraeva una sorta di orchidea e riconobbe questo pattern della famiglia di Stella perché quel particolare fiore cresceva solo nel giardino di uno dei suoi vicini di casa, il quale durante le feste e le celebrazioni importanti ne raccoglieva le corolle per realizzare dei lei, delle collane di fiori, che poi donava agli amici . Non potendo provare che il quilt apparteneva alla refurtiva, la quilter non poté recuperarlo. Tuttavia ottenne di poterlo copiare prontamente lo inviò al Ka Hui Kapa Apana O Waimea Quilting Club, che con molta emozione lo consegnò nelle mani di Stella. Lei decise di realizzarlo in bianco e rosso, i colori tradizionali per antonomasia, e si fece coraggio: per la prima volta in vita sua tagliò il tessuto per l’appliquè da sola. Vi sembrerà strano che una quilter esperta come lei si sia sempre appoggiata ad altri per questa parte del lavoro, ma vi assicuro che alle Hawaii c’è un enorme lavoro corale attorno ai quilt di grandi dimensioni e l’apporto di ogni quilter che viene in aiuto è visto come un valore aggiunto.
Stella è anche una pittrice di paesaggi dell’isola e fiori locali, soprattutto del suo giardino, e le sue opere sono molto apprezzate.
Cosa le ha insegnato l’Hawaiian Quilting? La pazienza di fare tutto a mano, perché basta mezz’ora al giorno per concludere un lavoro king size in un anno. Lei lo fa con regolarità, usando il ditale d’oro di sua madre e canticchiando mentre cuce, punto dopo punto: che sia questo il segreto per invecchiare così bene? Il fatto che Stella ancora partecipi alle mostre (la più recente è stata a febbraio) la dice lunga!
Nella speranza di invecchiare bene come lei… vado a dare qualche punto ad un nuovo lavoro!
Buon weekend

martedì 23 giugno 2015

TUTORIAL: Surfin' in Lahaina



Come promesso diverse settimane fa nella pagina Facebook di Ibiscoquilt, ecco finalmente il tutorial completo per fare il surf !
Questo progetto semplice e veloce è uno tra i miei preferiti: può essere utilizzato come scendiletto, come stuoia per il mare o per il parco, ma fa la sua bella figura anche appeso alla parete della camera di un bambino o della casa al mare.
Per realizzarlo avrete bisogno del cartamodello che trovate in vendita nel mio shop on line:http://www.alittlemarket.it/tutorial-di-fabbricazione/it_cartamodello_tappeto_surf_hawaiiano_-15127421.html

Vi ricordo che l cartamodello viene stampato in tipografia a dimensioni reali, in modo che possiate immediatamente mettervi al lavoro e realizzare il vostro personalissimo surf.

OCCORRENTE:
50 cm di tessuto per la base del surf: io ho scelto un tessuto effetto legno perché cercavo un effetto Vintage, proprio come i surf hawaiiani degli anni 40’-50’
50 cm di solid turchese
Ritagli di colori a piacere per il fiore di ibisco e la tartaruga
50 x140 cm di imbottitura in poliestere spessa
50 x140 cm di tessuto per il retro (il mio è un solid marrone scuro)
Filati in tinta
Spilli

ECCO IN 10 SEMPLICI PASSI COME REALIZZARE IL VOSTRO SURF

1- Ritagliate dal cartamodello la sagoma del surf e delle onde e spillatele ai rispettivi tessuti. Ritagliate con cura mantenendovi all’esterno del bordo nero, poi rimuovete spilli e sagome in carta.





2- Sovrapponete le onde alla tavola da surf (cioè la base) e spillate i due pezzi in posizione. ATTENZIONE: i due pezzi insieme formeranno l’intera lunghezza del surf, sovrapponendosi parzialmente. A questo scopo sono state inserite nella versione finale del catamodello delle marcature che vi aiuteranno a trovare la giusta posizione . In questo modo non solo risparmierete tessuto, ma eviterete antiestetiche trasparenze dei tessuti scuri sotto ai solid chiari.


3- Applicate le onde sulla base con la tecnica del needle turning.

4- Ritagliate ed applicate il fiore di ibisco sulla base del surf. Il cartamodello del fiore è ripotato in un foglio a parte appositamente perché possiate ritagliare le sagome con un bisturi ed utilizzare lo stencil che se ne ricava per posizionare correttamente le foglie rispetto al fiore.

5- Ritagliate ed applicate sempre con la stessa tecnica la tartaruga nella porzione delle onde. Poi aggiungete i carapace, in un tessuto in contrasto. Ho volontariamente posizionato la tartaruga in modo che con una zampina esca parzialmente, perché alle Hawaii ho visto delle tavole così e mi erano proprio piaciute. Se volete aggiungere degli elementi come stelle marine, conchiglie, o sostituire la tartaruga con un delfino o una razza, potete utilizzare

6- Stendete il tessuto scelto per il retro, con il dritto appoggiato al piano di lavoro, poi l’imbottitura e infine il top, con il dritto verso l’alto. Imbastite a griglia, lasciando i punti abbastanza laschi.
ATTENZIONE: non utilizzate colla spray, né imbottiture termoadesive, in quanto il tessuto deve poter scorrere sull’imbottitura per creare l’effetto tridimensionale proprio della tecnica hawaiiana.

7- Quiltate a mano prima i contorni delle parti in appliqué, poi ad eco tutto il resto. Ho scelto di quiltare il tessuto color legno seguendo le venature ed i nodi, per ottenere un effetto più realistico, ma ovviamente dipende dal tipo di tessuto che avete scelto per lo sfondo. Lungo tutto il perimetro esterno lasciate 1,5 cm non quiltati, che vi serviranno per chiudere il lavoro.

8- Girate il lavoro al rovescio e tagliate imbottitura e retro tutto intorno per quella larghezza di 1,5 cm lasciata non quiltata. Se vi aiuta, potete segnare questo margine con una matita da sarte prima di tagliare.

9- Girate indietro il tessuto e imbastite tutto il bordo. Fate attenzione alla punta del surf e agli angoli retti sulla base.

10- Fissate tutto con un sottopunto abbastanza vicino, in modo da poter lavare e usare senza timori il vostro comodissimo surf da viaggio!






giovedì 12 marzo 2015

full colors



Ho finito il top di questo quilt qualche giorno fa, in una delle mie sessioni notturne, dopo una gestazione lunga quasi due anni. Non tanto per lo schema, che in sé è abbastanza semplice, ma piuttosto per la scelta dei tessuti e dell'effetto che volevo ottenere. Inoltre, non avendo una design wall di 3mt, ho dovuto pianificare l'assemblaggio un po' alla volta, nelle poche giornate in cui i miei uomini mi lasciavano libera di lavorare senza interruzioni. Inoltre un altro aspetto mi ha rallentata non poco: avevo visto su Pinterest dei quilt con tessuti molto colorati assemblati con questa griglia bianca sottile, e mi erano piaciuti molto, così avevo iniziato a lavorare su questo top, poi a marzo dell'anno scorso ho seguito il corso di Kaffe Fasset e Brandon Mably a Milano e... mi hanno stravolto completamente il senso del colore, delle proporzioni, del valore dei tessuti messi uno accanto all'altro. Dopo il corso mi sembrava che quella griglietta bianca ammazzasse la forza dei loro tessuti invece che sottolinearla e così il quilt è rimasto un po' latente, anche se non ho mai abbandonato l'idea di finirlo.

Eccovi qualche foto del Making of:


Ora si tratta solo di quiltarlo... :)

Buona primavera, che ormai ci siamo!