venerdì 26 giugno 2015

Aunty Stella Akana: una leggenda vivente, una grande storia


Oggi voglio raccontarvi la storia di Aunty Stella Akana, una quilter hawaiiana di grande talento e grande spessore umano ed artistico. Stella ha 96 anni e fino ad ora ha completato 25 quilt, tutti rigorosamente eseguiti a mano (continuo a ripeterlo: i veri quilt hawaiiani non conoscono la macchina da cucire!!!).



Rimasta orfana molto presto, è vissuta in una fattoria con gli zii, in piena vita rurale da mandriana. Questo le ha consentito di sviluppare una grande conoscenza della natura delle isole e di diventare un’attenta osservatrice dei dettagli: questo aspetto è ben visibile nei suoi quilt, che hanno disegni solitamente molto articolati e ricchi di particolari, in cui gli elementi della vegetazione che vengono ritratti sono facilmente riconoscibili.


Dopo gli studi ha lavorato nel settore risorse umane del Mauna Kea Beach Hotel, dove ogni giorno poteva ammirare la collezione Rockfeller di quilt eseguiti da Meali’i Kalama e dalle donne della Kawaiahao Church di Honolulu. Forse era già scattato l’amore verso questa forma d’arte, ma è solo negli anni 70 che Stella inizia a realizzare i suoi quilt e a supportare questa tradizione, dando vita al Ka Hui Kapa Apana O Waimea Quilting Club, la prima gilda delle Hawaii, che oggi conta 40 membri.


Al momento Stella sta lavorando ad un quilt su pattern di sua madre, la cui storia è davvero emozionante. Diversi anni addietro la famiglia di Stella aveva messo in affitto una casa, all’interno della quale era stata ricavata una stanza per custodire tutta l’eredità tessile della famiglia. La stanza era poi stata chiusa, considerando che lì dentro i quilt sarebbero stati al sicuro. Ma una notte gli inquilini della casa vennero derubati e con gran sorpresa le forze dell’ordine verificarono che il caveaux dei quilt era stato forzato e il suo contenuto era sparito. Questo fece pensare a qualcuno della famiglia, forse uno dei cugini, che tuttavia non fu mai incriminato. Stella soffrì moltissimo per la perdita di tutti i quilt di famiglia non solo per la scomparsa di un pezzo di storia, ma anche di spirito della Ohana.
Anni dopo una quilter hawaiiana che si trovava in continente vide esposto uno di questi quilt che ritraeva una sorta di orchidea e riconobbe questo pattern della famiglia di Stella perché quel particolare fiore cresceva solo nel giardino di uno dei suoi vicini di casa, il quale durante le feste e le celebrazioni importanti ne raccoglieva le corolle per realizzare dei lei, delle collane di fiori, che poi donava agli amici . Non potendo provare che il quilt apparteneva alla refurtiva, la quilter non poté recuperarlo. Tuttavia ottenne di poterlo copiare prontamente lo inviò al Ka Hui Kapa Apana O Waimea Quilting Club, che con molta emozione lo consegnò nelle mani di Stella. Lei decise di realizzarlo in bianco e rosso, i colori tradizionali per antonomasia, e si fece coraggio: per la prima volta in vita sua tagliò il tessuto per l’appliquè da sola. Vi sembrerà strano che una quilter esperta come lei si sia sempre appoggiata ad altri per questa parte del lavoro, ma vi assicuro che alle Hawaii c’è un enorme lavoro corale attorno ai quilt di grandi dimensioni e l’apporto di ogni quilter che viene in aiuto è visto come un valore aggiunto.
Stella è anche una pittrice di paesaggi dell’isola e fiori locali, soprattutto del suo giardino, e le sue opere sono molto apprezzate.
Cosa le ha insegnato l’Hawaiian Quilting? La pazienza di fare tutto a mano, perché basta mezz’ora al giorno per concludere un lavoro king size in un anno. Lei lo fa con regolarità, usando il ditale d’oro di sua madre e canticchiando mentre cuce, punto dopo punto: che sia questo il segreto per invecchiare così bene? Il fatto che Stella ancora partecipi alle mostre (la più recente è stata a febbraio) la dice lunga!
Nella speranza di invecchiare bene come lei… vado a dare qualche punto ad un nuovo lavoro!
Buon weekend

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