venerdì 11 luglio 2014

Baby quilts... the silk road




What I’m showing you today are some small baby quilts I’ve done recently, as in the last months I had several friends enetering the fab “Parents club”. 

The first two bright colored quilts are from the panel “Woodland critters” by Spectrix and its coordinates fabrics. Actually it included also an adorable fox, that I decided to keep for myself… pretty little hoarder!

Oggi vi mostro alcuni quiltini fatti di recente, visto che negli ultimi mesi ho avuto un sacco di amiche che sono entrate nel "Club dei Genitori". I primi due, dai colori brillanti, sono stati rcavati dal pannello “Woodland critters” by Spectrix e dai suoi tessuti coordinati. In realtà il pannello includeva anche un'adorabile volpetta che ho tenuto per me... che adorabile accumulatrice che sono!


The good thing with quilts made from panels is that they’re veeeeery quick to do and appreciated by normal people. I mean, people not involved into this “quilty thing” and so not aware of how much time and money consuming piecing and quilting can be.
I put a double layer of silk batting, as the quilts were delivered in april and I thought they needed to be warm, but not too much. I have to say I adored working with silk batting and I’m planning to use it more and more in the future.

La cosa bella dei pannelli è che permettono di realizzare dei quiltini in pochissimo tempo e sono molto apprezzati dalla gente normale. Senza offesa, intendo le persone che non sono nel mondo del patchwork e quindi non possono percepire quando tempo e quante risorse possano richiedere il piecing e la quiltatura. Ho usato un doppio strato di imbottitura di seta perchè i quilt sono stati consegnati ad aprile e ho pensato che dovessero tenere la temperatura ma non essere eccessivamente caldi. Devo dire che ho adorato lavorare con questo materiale, e penso che lo utilizzero molto in futuro.









This little quilt was done with an old bumper panel together with a machine embroidered insert where I wrote the name of this adorable little boy and a small rocking horse. The border was cut from an adorable replica fabric that added that cozy vintage touch to the quilt: that's right the style my friend Caterina, who received it, loves. In this case the silk batting was in a single layer.

Questo quiltino invece è fatto con un pannello che avevo, a cui però ho aggiunto un inserto ricamato a macchina con il nome di questo dolcissimo bimbo e un cavallino a dondolo. Il bordo è un tessuto replica di un tessuto anni 30, che ha aggiunto quel tocco vintage al quilt: è proprio lo stile preferito della mia amica Caterina, che l'ha ricevuto. In questo caso ho utilizzato un solo strato di imbottitura di seta.




I've done another one couple of days ago for Tommaso, another baby boy with a vintage-lover mom, but it was delivered just yesterday and I don't want to bother them for a pic! Yes... I have this problem with gifts I make: I always forget to take picture. :(

Ho fatto qualche giorno fa un altro quiltino per Tommaso, un altro bimbo con una mamma che ama lo stile vintage e shabby, ma l'ho consegnato solo ieri e non voglio disturbarli per farmi mandare la foto. Sì... ho un problema con i regali che realizzo a mano: mi dimentico sempre di fotografarli prima di fare il pacchetto! :(


Well, that's all for now: happy quilting weekend to everyone!

Per il momento è tutto: buon weekend di cucito a tutti!

PS. Avviso ai naviganti: poichè da qualche tempo sono su quilterblogs.com, un portale americano che riunisce i blog di molte quilters, mi sembra educato che i post da oggi in poi siano in italiano e inglese.

martedì 8 luglio 2014

Arretrati... fuori stagione! My Xmas in July




Lo so che è un po' che latito, ma in realtà è un periodo in cui sto producendo molto e fotografando poco!
Visto che in America impazza il "Christmas in July", ossia il progettare e realizzare per tempo i quilt di Natale, vi posto un mini tutorial di un runner che ho fatto a Natale con una collezione che mi ha fatto impazzire. Il senso di questo lavoro è creare in libertà, senza regole se non quelle dettate dal nostro occhio... un po' come nell'hawaiiano, insomma ;).
Dicevo: i tessuti mi avevano conquistata, pertanto ho tagliato delle strisce assolutamente senza misurare, ma valutando il peso dei colori rispetto al tessuto calamita (quello con le tazze di cioccolata calda... che voglia!!!).


Poi ho cucito le strisce tra loro:


Poichè i miei tagli erano da 50 cm, le dimensioni finite erano sproporzionae rispetto a quello che volevo ottenere alla fine, ma il problema non esiste, perchè anche in questo caso ho tagliato in libertà e ho ridotto i 50 cm a 30: gli altri 20 li userò per fare delle tovagliette coordinate, o il bordo di un grembiule, o dei mug rug... tanto nel patchwork non si butta via niente, giusto?

Ho aggiunto un bordo bianco e poi... beh, questo è stato il mio sampler di Free motion! Ogni sezione è stata quiltata con un motivo diverso tra i tanti che si trovano su Pinterest (ho una bacheca dedicata proprio a questo, se volete dare una sbirciatina: http://www.pinterest.com/brilvia/free-motion-and-walking-foot/ )
e nel bordo bianco tutto intorno ho scritto a mano libera una frase per mio marito: You are hot chocolate to my heart (Tu sei cioccolata calda per la mia anima).




e questo è un particolare del retro: ovviamente sarete clementi... del resto è il mio primo sampler, giusto? Voglio solo farvi vedere i diversi motivi che ho quiltato.


Che meraviglia lavorare in libertà....

Prima di lasciarvi, un altro mini lavoro che è stato il regalo di Natale per la fidanzata di mio padre: è un gusto fare le cose per lei, perchè è una delle poche persone in grado di apprezzare il lavoro che sta dietro anche ad un piccolo pannellino:



Il redwork che vedete al centro è uno dei bellissimi ricami di Embroidery Library, ricamato su tela medievale: sono bastati un paio di bordi e anche qui giusto un tocco di Free Motion... et voila!

Un abbraccio e una orona di fiori a tutte ;)

Silvia

mercoledì 9 aprile 2014

Kaffe Fasset in Milan

Mi dispiace arrivare tardi con il blog, come sempre, ma dopo il workshop di Kaffe Fasset e Brandon Mably a Milano mi sono trovata a letto con la febbre a 40.3 e ancora non sono completamente in forma, e poi ho avuto un po' di vicissitudini a casa (strada allegata, un fulmine che ha colpito l'antenna della tv... Le solite cose insomma!). Volevo però condividere con voi la magia di quei due giorni, in cui l'incontenibile energia creativa dei due Golden Boys del mondo tessile ha stregato orde di donne che da tempo attendevano il loro rientro in Italia. Per quello che mi riguarda, già dopo la conferenza sul colore e sulle fonti di ispirazione avrei avuto da riflettere per mlto tempo, ma l'esperienza di avere questi due colossi a disposizione il giorno dopo durante il workshop è stato qualcosa di incredibile. Questi sono incontri che dal punto di vista creativo ti cambiano la vita.

Ma andiamo con ordine: LA CONFERENZA

Quando mi interrogo su chi si possa definire realmente un genio, oggi che ormai tutto è scontato, di solito mi rispondo sempre che un genio è chi riesce a guardare il consueto con occhi nuovi e ad estrapolarne l'incredibile. Ecco, secondo questo mio personalissimo punto di vista Kaffe Fassett è un genio. Nel corso della conferenza non ha fatto altro che mostrarci fotografie suggestive di luoghi che ha visitato per varie ragioni, spiegandoci come alcuni elementi di ogni immagine siano stati per lui fonte di ispirazione per un progetto di maglia, o di patchwork, o per disegnare un tessuto. vi garantisco che davanti ad alcune slde sono rimasta a bocca aperta, stregata dal su processo creativo capace di vedere il pattern di un quilt anche nelle ciabattine di cuoio multicolori disposte in una bancherella del souk di Agadir. Con i suoi 77 anni Kaffe ha il fascino del saggio e la freschezza del bambino e devo dire che in fondo ai suoi occhi si vedono tutti i colori che poi è in grado di infondere nelle sue opere. Ecco, forse è questa la chiave di tutta la mia esperienza Con Kaffe e Brandon: i colori sono in noi, alimentati e talvolta sommersi dalle emozioni, dai ricordi, dai condizionamenti. L'atto creativo è riuscire a portare alla luce quei colori e tradurli nel linguaggio che rusciamo a padrneggiare meglio, sia esso il tessuto, il filato, il dipinto.

IL WORKSHOP

Volete proprio la verità? Io al workshop quasi quasi non volevo nemmeno andarci. Perchè con tutti i quilt meravigliosi che ho visto nei libri di Kaffe e con tutti i pattern fantastici che ha sviluppato con i suoi tessuti proprio a me doveva capitare il "gioco di carte" che loro chiaano OVERLAPPING SQUARES? Un blocco vecchio, visto e rivisto, che in nessun modo poteva aiutarmi a cogliere il loro senso del colore? Perchè? Perchè il genio, lo ripeto, è vedere le cose consuete con occhi nuovi. Fortunatamene avevo ampiamente abbondato con i tessuti e ho avuto la possibilità di correggere il tiro strada facendo, perchè rispetto all'idea iniziale che mi ero fatta... sono andata a casa con tutt'altro! Avevo iniziato a lavorare con i blu, ma avere come compagna di banco la mia amica Nicoletta che lavorava con le stesse tinte mi ha inibita: vedevo che cominciavo a ragionare secondo il suo quilt, come se stessimo affrntando un unico lavoro. Allora, visto che il dictat dei maestri all'inizio è stato proprio "non confrontatevi con i vostri vicini", ho cambiato le carte in tavola e ho iniziato a tagliare fuxia, magenta, rossi e arancioni, stando attenta a bilanciare ogni blocco in modo che i quattro quadrati si armonizzassero ma restassero ben distinguibili l'uno dagli altri. I dolori sono arrivati quando Kaffe ha scelto per me uno sfondo blu scuro e mi ha invitata ad introdurre nel quilt tinte che si perdessero proprio in quello sfondo, dando l'idea di bagliori nel buio. Mi hanno insegnato a non guardare il progetto con un orizzonte limitato, ma allontanandomi il più possibile, addirittura filtrando con una lente rimpicciolente o sfocante il quilt, in modo da non vedere più ogni singolo tessuto, ma da riuscire a percepire il valore armonico dei pezzi nel loro insieme. E' stato fantastico, non trovo altre parole, e soprattutto sono uscita da questa esperienza amando il pattern del Gioco di Carte come non mai!

Poi è arrvato Brandon e mi ha suggerito di provare ad usare un fondo verde lime al posto del blu... ma questa è un'altra storia :)

Il mio progetto giace ancora custodito nel rotolo del panno da progettazione, ma appena mi rimetto in forma ho deciso di trasformare il quilt in due mini pannelli, uno secondo le indicazioni di Kaffe e uno secondo quelle di Brandon senza alcuna volontà di giudicare se sia più bello l'uno o l'altro, ma con la curiosità di sperimentare un pattern che ho riscoperto e che credo ripeterò ancora.

LA COMPAGNIA

Voglio ringraziare le mie amiche di Merceria e Dintorni che mi hanno convinta a partecipare e che sono state delle compagne di viaggio eccezionali e divertenti. Un abbraccio enorme alle mie compagne di banco Irene, Niicoletta e Laura che hanno condiviso tagli e ripensamenti, entusiasmo e perplessità, ma soprattutto tanta gioia creativa. Un bacio alle nuove amicizie reali, nate da quelle virtuali su facebook e nei vari gruppi: Carla e Patrizia siete due forze della natura! E infine un sentito e caloroso grazie agli sponsor Le Torri e Coats che hanno organizzato un evento memorabile in una location d'eccezione.

That's all folks: ora rifatevi gli occhi ;)

martedì 25 febbraio 2014

Glorious Applique: il "Pandemonium" di Kim McLean





Ho un sacco di post in attesa di essere completati e poi pubblicati, ma poi sono rimasta folgorata da questo genio, che risponde al nome di Kim McLean e non sono riuscita ad aspettare per condividerlo con voi. Questa artista ha aggiunto una nuova dimensione all'appliquè, utilizzando la tecnica del needle turning (la stessa che utilizziamo nell'hawaiiano, ma rivisitata per le forme molto complesse dei suoi pattern) per dare vita a quelli che lei ha definito Pandemonium Quilt. Ama utilizzare i tessuti Rowan di Kaffe Fasset e del mio amato Philip Jacobs, utilizzando i cavoli per creare rose... insomma, è un genio!
Mi piace molto il suo senso di saturazione dello spazio e del colore, la sua visione del mondo per forme armoniche, a volte astratte ma sempre riconoscibili. Inoltre mi piace la generosità con cui nel suo blog posta i tutorial per realizzare i suoi blocchi.

Chi ama l'appliquè e sta cercando uno sbocco modern... non potrà non innamorarsi delle sue opere! Eccovi qualche esempio :




Mi fanno impazzire anche i suoi Lolllypop trees, ossia alberi lecca lecca, in cui i colori di Kaffe Fasset & Co trovano il massimo dell'espressività.


Vi consiglio caldamente di seguire il suo blog: http://gloriousapplique.blogspot.com.au/ e di trarne tanta energia e tanta ispirazione!

Un abbraccio

SIlvia